Prestito Respinto?​
Hai chiesto un Prestito ed è stato rifiutato? Vediamo insieme perché.
​Potresti ancora ottenere ciò che hai richiesto.
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Se hai recentemente fatto una richiesta di prestito ma purtroppo l'esito non è stato positivo, e quindi il prestito non è stato concesso, ma respinto, non è detto che non hai possibilità di ripresentare di nuovo la richiesta e magari ottenere l'esito desiderato.

Esistono diverse cause che possono determinare il rifiuto di un prestito. Ovviamente se le cause sono di natura oggettiva, come ad esempio essere protestati o cattivi pagatori, molto probabilmente il motivo della respinta del prestito risiede in queste cause, ma non è detto che esse non possano essere eliminate.

Ma potrebbe anche darsi che il motivo del rifiuto risieda in situazioni soggettive, come ad esempio non aver individuato la giusta finanziaria, o aver fatto una richiesta superiore a quanto la propria situazione personale permetteva, o ancora perché la finanziaria o l'istituto bancario a cui ci si è rivolti semplicemente in quel momento non accettava la tua categoria di lavoratore, o il settore in cui lavori.
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Vale la pena quindi di comprendere le motivazioni della bocciatura, in tal modo potrebbe essere possibile ripresentare la richiesta di prestito nel giusto modo.
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Questo sito promuove i prodotti (prestiti personali e cessione del quinto stipendio) proposti dalle singole società finanziarie; tra i prodotti proposti non rientrano prestiti personali a breve termine. Le caratteristiche del prodotto verranno proposte dall'agenzia a cui verrà inviata la richiesta. I finanziamenti personali pubblicizzati attraverso questa pagina hanno una durata variabile da 24 a 120 mesi. Di seguito un esempio con compenso di commissioni: Cessione del quinto dello stipendio € 261,00 x 120 = € 25.000,00 TAN 3,65% TAEG 4,80% per dipendente pubblico di sesso maschile nato nel 1978 con 10 anni di anzianità lavorativa. Importo totale restituito € 31.320,00 Il TAEG sui finanziamenti personali varia comunque in base alla caratteristiche del richiedente e non potrà mai superare il limite massimo fissato trimestralmente da Banca d'Italia.